Sul ritorno della Vecchia Signora

Sul ritorno della Vecchia Signora è lo spettacolo che presenteranno gli allievi del secondo anno del laboratorio teatrale Proscenio.  Si tratta di un riadattamento di un’opera del famoso drammaturgo svizzero F. Dürrenmatt; una black comedy divertente ed inquietante, capace di penetrare il lato oscuro del sistema capitalistico svelandone ipocrisie e vacuità.
 
sul ritorno della vecchia signora
il manifesto ufficiale dello spettacolo

Sul ritorno della Vecchia Signora: la trama

La miliardaria Claire Zachanassian ritorna al suo paesello natio, la bucolica Güllen, cittadina di tradizione umanistica, apparentemente quieta ed onesta, ma caduta in disgrazia dal punto di vista economico. Ad attenderla alla stazione si affacciano cittadini, autorità del paese e il suo amore di gioventù, il bottegaio Alfred Ill, tutti accomunati dalla speranza che la visita di Claire significhi per la povera cittadina un ritorno al suo antico splendore.
In realtà, la donna, che anni prima abbandonò le sue terre non per scelta, ma perché “costretta” da un’azione vile, ritorna sì con i suoi miliardi, ma con uno obiettivo ben chiaro in testa: fare i conti una volta per tutte con il suo paesello natio. Claire è decisa a chiudere il cerchio, dispensando denaro per ricevere in cambio giustizia e vendetta, perché “in questo mondo tutto si può comprare”, anche le anime di un’intera città. Claire agisce “come un’eroina della tragedia greca, una dea del destino, assoluta e crudele”. Una moderna Clitemnestra, una Medea, un freddo idolo di marmo che incarna la vendetta e il terrore più puro, quello freddo e spietato che nasce dalla totale assenza di umana pietas. Come risponderà la comunità, vera protagonista della vicenda, di fronte all’ineluttabile pretesa della miliardaria?
Si tratta di una moderna favola nera, in cui si il dramma si riveste cinica ironia, di atmosfere grottesche e paradossali, che non possono che divertire lo spettatore investito in questo universo ammantato di lucida follia. La risata come contrappunto comico al dramma universale di una società in cui la continua rincorsa al benessere porta gli uomini a riconoscere nel denaro l’unico vera divinità in cui credere e a cui sottomettersi.

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